"Nel descrivere l'azione teatrale degli attori nel lavoro di Braibanti, le lenti, i prismi a diffrazione cromatica, gli specchi deformanti, aggiunti agli obiettivi della macchina da presa, erano usati come vie di percezione nuove eppure antichissime, quasi che il cameraman tornasse a guardare il mondo come pesce, anfibio, rettile, infine mammifero."