A Roma, una notte del giugno 1800. Invaghitosi di una cantante, il capo della polizia arresta e fa torturare l’amante della donna, un pittore sovversivo, per indurla a cedere. Il tutto avviene non lontano dagli occhi e dalle orecchie di Emilia, portinaia a Palazzo Farnese, e di Iride, moglie di un agente di polizia.