Caltagirone, 1903: Don Luigi Sturzo tenta di cambiare la realtà siciliana, affossata dalle politiche governative e dallo strapotere della mafia. Ispirati dall'enciclica "Rerum novarum", i cattolici si prefiggono di uscire dalla sagrestia per darsi all'impegno sociale e politico. Don Sturzo ottiene nel 1905 la carica di prosindaco ed inizia una decisa opera rinnovatrice e moralizzatrice. Profondamente osteggiato dal clero per la sua attività politica, nel 1918 Sturzo viene convocato in Vaticano per un colloquio decisivo per la creazione di un partito dei cattolici. Il 18 gennaio 1919 venne fondato il Partito Popolare Italiano, ispirato ai valori del cristianesimo, con segretario Luigi Sturzo. Alle elezioni, il risultato è sorprendente: una "caporetto" del liberalismo a favore di socialisti e cattolici, i due partiti di massa.